LA PASQUA: Gesù è sempre nel nostro cuore e cammina con noi

 

Gesù ha camminato tutta la vita seguendo la strada tracciata dal Padre: è nato a Betlemme, è fuggito in Egitto, ha percorso le strade di Nazareth, della Giudea, della Galilea, della Samaria e infine a Gerusalemme, dove ha portato la croce, è morto ed è risorto.

Gesù sin dalla nascita è stato sempre in cammino, ha camminato sempre non solo sulle strade d'Israele, ma anche sulle strade della vita degli uomini, annunciando l'amore di Dio. Il suo cammino è iniziato da solo e poi è stato accompagnato dai suoi discepoli. Lungo la sua strada ha incontrato tante persone e ha parlato in maniera semplice raccontando "parabole". Le Beatidtudini sono il riassunto della sua predicazione. Lui ha voluto far conoscere i doni di Dio: ha insegnato, ha aiutato, ha consolato, ha guarito, donando sempre il suo sorriso.

Oggi ognuno di noi è chiamato a seguirlo e ripercorrere la sua strada, infatti la sua chiamata non è solo seguirlo e spogliarsi dei beni esteriori e interiori, ma seguirlo significa soprattutto accettare e prendere la croce. Accettare la croce vuol dire amarlo e fidarci pienamente di Lui. Anche noi come Gesù iniziamo sin dalla nascita il nostro cammino, non da soli, ma con Lui che ci prende per mano indicandoci la via da percorrere. In questo cammino incontriamo Gesù e i nostri fratelli e come duemila anni fa anche oggi possiamo incontrare o essere, come nelle sue parabole, "La pecorella smarrita" oppure "Il figliol prodigo", e Lui è sempre pronto a riaccoglierci con amore.

Camminando per la nostra strada, possiamo incontrare tanti Giuda, che hanno seguito e amato Gesù, ma, ad un certo punto, si sono accorti che Gesù non si sarebbe mai piegato ai suoi piani di gloria e ricchezza unicamente terrene, così il cuore diventa buio e pieno di cattivi pensieri e si lascia questa strada sicura per percorrerne un'altra tradendo il suo amore. Si possono incontrare tante e tanti Maria Maddalena, che vivono nel peccato e tra beni futili, ma Gesù non li abbandona mai ed è sempre pronto a rialzarli e a riabbracciarli quando costoro capiranno gli errori che hanno commesso, si pentiranno, chiederanno il suo perdono e Gesù li accoglierà a braccia aperte. Possiamo anche incontrare i Pilato, che, pur conoscendo l'innocenza e l'amore di Gesù per tutti gli uomini, mettono al primo posto il mantenimento della propria carriera, delle proprie ricchezze, della propria posizione, non rendendo giustizia e facendo soltanto le aspettative degli altri. Sulla nostra via incontriamo anche i Pietro, che seguono Gesù con fiducia, ma, come dice Gesù, "il loro spirito è pronto, ma la carne è ancora debole". Capita quindi di rinnegare Gesù, ma non appena ci si accorge del grande errore, si diventa più forti di prima, una guida coraggiosa, un vero pescatore di uomini, rimanendo sempre accanto a Gesù, pronto a seguirlo e a far conoscere la sua Parola e il suo amore al mondo. Ci sono anche i Giuseppe d'Arimatea e i Nicodemo, che appartenevano al gruppo di chi era contro Gesù, ma hanno capito che la salvezza si ha soltanto quando si abbraccia la croce e si crede in Lui, infatti fu proprio Giuseppe d'Arimatea a deporre Gesù dalla croce e sia Giuseppe che Nicodemo furono quelli che diedero al corpo di Gesù i primi oli profumati per la sepoltura. Incontriamo anche la nostra Mamma del Cielo e Madre di Gesù, che Lui ci ha donato quando era sulla croce, una Mamma coraggiosa, che ha sofferto per suo Figlio Gesù, ma ha sempre avuto una grande fede in Dio e un grande amore per suo Figlio, come fanno anche molte mamme di oggi, che soffrono per il proprio figlio ma hanno una gran fede in Dio.

Tutti possiamo essere Giuda, Maria Maddalena, Pilato, Pietro, Giuseppe d'Arimatea, Nicodemo, ma Gesù ci ama indistintamente ed è sempre pronto a perdonarci e noi non dobbiamo mai aver paura di tornare a Lui quando ci sentiamo peccatori. Possiamo bussare alla sua casa in qualsiasi momento e rifugiarci nel suo amore.

Per camminare e seguire Gesù bisogna avere un equipaggiamento adeguato: bisogna conoscere sè stessi, imparare a leggere il proprio cuore; è necessario conoscere la Parola di Dio e capire il progetto che Dio ha su di noi. In questo cammino conosciamo già il punto d'arrivo: la felicità in Dio. Gesù è il centro della nostra fede: dobbiamo sempre ricordare che Dio si è fatto uno di noi e ha dato con amore la sua vita per tutti i suoi figli. Anche dopo la Resurrezione Gesù è rimasto con noi e vive in mezzo a noi.

LAUDATO SII O MI SIGNORE!!!

                                                                                        Giorgio*

* Nota della redazione: Giorgio è un bambino di 10 anni                                    

[LA PASQUA: Gesù è sempre nel nostro cuore e cammina con noi  -  Inserita il 07/04/2012]

 

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