IL BOSCO: tranquillo, ma pieno di vita

 

Cos'è un bosco? Chi vive nel bosco? Come si nutrono gli abitanti del bosco? Perchè il Signore lo ha creato? Perchè il buon Padre ha messo alcune Sue creature nel bosco? Dio ha creato un luogo sereno e pieno di pace, dove vivono tante simpatiche e curiose creature.

Il bosco, un po' avvolto nel mistero, ha suscitato la fantasia di molti favolisti e autori di fiabe che hanno ambientato in esso i loro racconti, come "Biancaneve", "Cappuccetto Rosso", "Hansel e Gretel" e molti altri. Nei boschi creati dalla fantasia degli autori si possono incontrare gnomi, elfi, folletti, fate e streghe.

Ora però entriamo in un bosco reale creato dal nostro buon Dio, dove anche Lui ha messo tanta curiosità, fantasia e tenerezza, e iniziamo così la nostra passeggiata. Come viene pronunciato il termine "bosco", pensiamo subito a un insieme di alberi, ed è proprio la prima cosa che appare ai nostri occhi. Il Signore, infatti, per farle vivere bene, ha fatto sì che le piante vivessero sempre vicine ad altri loro simili. Così gli alberi formano spontaneamente una grossa famiglia, composta anche da specie diverse (gli alberi non sono razzisti!). Camminando per il bosco possiamo incontrare querce, frassini, pioppi, aceri, betulle, castagni, faggi, tigli, olmi, ma anche alberi da frutto, aghifoglie in montagna, alberi di fiume nelle foreste fluviali (anche se qui è un po' più difficile camminare). In Primavera nei boschi si possono sentire i buoni profumi della natura e ammirare i colori delicati e contemporaneamente sgargianti che colorano il bosco; in Autunno si rimane di nuovo incantati dai meravigliosi colori e ci si può divertire a saltellare sul soffice materasso di foglie. 

Nel sottobosco invece, si può ammirare il tappeto d'erba impreziosito da tanti fiori selvatici dai colori intensi e dalla fragranza estasiante che arriva subito al cuore e ci fa chiudere gli occhi, accompagnati da tante fragoline, ribes, lamponi, more che fanno venire l'acquolina in bocca; inoltre il sottobosco è ricco di felci e ginepri, e tanti curiosi ombrellini chiamati funghi. In Autunno si possono raccogliere le castagne che sono una vera e propria golosità.

Nel bosco animali e piante sono legati fra loro: le piante infatti forniscono agli animali il nutrimento, ma anche un nascondiglio. Gli animali poi ricambiano favorendo la disseminazione e proteggendo le piante dai parassiti. Ogni animale e vegetale, dal più grande al più piccolo, ha un suo ruolo specifico all'interno dell'ecosistema del bosco ed è indispensabile per il suo equilibrio.

Ora andiamo a fare amicizia con alcuni simpatici abitanti del bosco.

Tra gli abitanti del bosco il Signore a dato la vita ad un animaletto molto simpatico, con delle zampette sempre pronte ad afferrare pigne e nocciole e sempre agili e scattanti per andare da un albero all'altro e dei dentoni capaci di spezzare anche i gusci più duri: lo scoiattolo. Lo scoiattolo è un animaletto piccolo, ma molto vivace, vive tra gli alberi e si sposta tra questi in cerca di cibo. E' lungo circa venti centimetri e ha una grossa coda pelosa, lunga quanto il corpo, che gli serve per bilanciarsi e tenersi in equilibrio durante gli spostamenti. Le sue orecchie sono lunghe e appuntite e terminano con un ciuffetto di peli. Lo scoiattolo è goloso di noci, pinoli, semi e germogli, ma mangia anche vermi e uova d'uccello. Tutti gli scoiattoli sono bravi a rompere le pigne per mangiare i pinoli all'interno e ad aprire le nocciole, ma sono delle tecniche che si imparano mano a mano che si cresce, con l'esperienza, fino ad essere così bravi da riuscire a compiere queste operazioni in pochi secondi. Gli scoiattoli non hanno una memoria tra quelle più sviluppate, infatti, durante l'Estate, gli scoiattoli accumulano cibo per la stagione invernale e lo nascondono sotto terra, molte volte, però, si dimenticano dove l'hanno messo: per loro è un male, ma è un bene per gli alberi del bosco, perchè così aiutano la crescita di nuove piante. Anche gli scoiattoli, inoltre, come gli uccelli, costruiscono il nido. Cercano un posto sicuro all'incrocio tra due rami o in un buco nel tronco di un albero e costruiscono un nido a forma di palla con rametti, foglie e corteccia d'albero. All'interno mettono erba e muschio. A volte i nidi durante l'anno vengono cambiati, di solito in Estate sono più leggeri. I piccoli scoiattoli solitamente nascono, come quasi tutti gli animali, in Primavera. Infatti in natura è molto importante che i cuccioli nascano nel periodo dell'abbondanza. Quando escono dalla pancia di mamma scoiattolo sono indifesi e con gli occhi chiusi. I piccoli aprono gli occhi soltanto dopo un mese di vita, vengono svezzati a cinque o sei mesi e dopo otto mesi sono ormai in grado di fare tutto da soli. Il pelo degli scoiattoli non ha sempre lo stesso colore. Varia secondo la specie, ma anche secondo la stagione: di solito in Estate è più scuro, in Autunno diventa marrone, fino ad avere un bel colore rosso.

Il buon Padre che è nei cieli ha creato un animaletto molto particolare e anche un po' strano, è ricoperto di pungiglioni appuntiti, ma ha un musetto curioso e degli occhietti tondi che suscitano tanta tenerezza, vien voglia di abbracciarlo, ma ahimè è impossibile: questo animaletto è il riccio. Il riccio può essere lungo fino a 25 centimetri e può arrivare fino a un chilo di peso e sul corpo ha una sottile pelliccia grigia, che si trova anche sotto quegli "aghi" sul dorso. Questi "aghi" in realtà vengono chiamati aculei, sono dei peli che si sono trasformati, diventando duri, rigidi, aguzzi e sono il sistema di difesa del riccio, infatti quando è minacciato si arrotola su sè stesso divenendo una palla di pungiglioni. Il riccio è onnivoro: di solito mangia insetti, ragni, vermi, chiocciole e millepiedi. Ma può mangiare anche uccelli, uova, rettili, vipere (con i suoi aculei non ha paura di essere morso), ghiande, frutta e altri vegetali. Per cercare il cibo percorre fino a tre chilometri circa e per individuarlo ha un olfatto potentissimo e una vista che di notte (infatti lui ha abitudini notturne) arriva fino a circa 12 metri di distanza. In Autunno, poi, quando la temperatura comincia ad abbassarsi, il riccio va in letargo. Durante il lungo sonno la temperatura del corpo si abbassa, il cuore batte ogni due o tre minuti, il respiro si riduce al minimo indispensabile e non si sente il bisogno di mangiare. Il riccio si sveglia soltanto quando la temperatura esterna si abbassa troppo e lui rischia di congelare. In Primavera esce dal letargo e tra Maggio e Ottobre, a mamma riccio nascoono i cuccioli dopo averli portati nella pancia per un mese e mezzo. I cuccioli sono sordi e ciechi e hanno una pancia completamente liscia e rosa, mentre la schiena è grigia e su di essa ci sono già alcuni aculei, però teneri. Dopo un giorno e mezzo i primi aculei cadono e ne nascono altri, che poi vengono sostituiti di nuovo dopo dieci giorni. Dopo un mese i piccoli ricci sono già simili ai genitori, anche se diventano indipendenti ad un mese e mezzo.

Dio poi, mettendo tutta la sua tenerezza e fantasia, ha creato un animaletto davvero molto simpatico. E' ancora un po' misterioso, difficile da vedere e che esce dalla sua tana solo di notte. Col suo musetto a strisce bianche e nere, è il tasso. Il tasso vive in una tana scavata sotto le radici di un albero. La tana ha molte stanze e molte uscite, con una zona per dormire e molte gallerie che funzionano come magazzini per il cibo. Per scavare la tana, il tasso usa le zampe anteriori e di solito utilizza il tronco dell'albero sotto di cui abita per affilarsi le unghie. I tassi inoltre condividono la tana con altri loro simili o persino con una volpe furbacchiona e se la tramandano di padre in figlio. Durante il giorno il tasso preferisce non uscire di casa, per cacciare esce invece di notte, muovendosi silenziosamente e lentamente, anche se quando serve è capace di saltare e di arrampicarsi con grande agilità. E' un animale molto geloso del territorio dove vive e per segnare il confine della sua proprietà schizza per terra un liquido prodotto da una ghiandola vicino alla coda. D'Inverno, nei periodi molto freddi, resta nella tana senza far niente e mangia il cibo accumulato in Estate. Il tasso può emettere parecchi suoni diversi: soffi, brontolii, grida e a volte pare che abbai come un cane. Una curiosità: in Giappone, dove non vivono lupi, si crede nell'esistenza di un essere misterioso e stregato chiamato tasso mannaro, la versione giapponese del lupo mannaro!

Il Signore ha creato un animale che sembra spaventoso, soprattutto per i bambini, perchè in molte fiabe è famoso come un personaggio cattivo, ma non vive solo nei libri, anche nel bosco. Questo stupendo animale è a rischio di estinzione, però oggi è un animale protetto: si tratta del lupo. I lupi hanno un'organizzazione diversa per ogni periodo dell'anno. Dall'Estate all'Autunno vive da solo o in coppia con i propri figli, in Inverno invece vivono in brachi, dominati da una coppia, detta coppia "alfa", che di solito è la coppia che ha generato il branco, infatti formato da animali tutti con legami di parentela tra loro. In questo grande gruppo i lupi sono organizzati quasi come delle formiche, infatti tutti gli animali del branco partecipano alla caccia, aiutano il gruppo e vengono aiutati dagli altri quando sono feriti o malati, solo la femmina della coppia alfa mette al mondo i cuccioli, allattandoli e proteggendoli per due mesi, e costruisce la tana, a volte la vecchia "casa" di un tasso o di una volpe, ricoprendola di foglie e muschio per renderla più calda e far nascere i piccoli in un clima accogliente, e in alcuni branchi esistono anche degli individui chiamati "beta", che si occupano di addestrare i cuccioli della coppia alfa, impegnata ad organizzare il branco. Però è sempre la coppia alfa a nutrire i piccoli, la mamma allattandoli e, dopo un po' di tempo, il padre svezzandoli, arrivando anche a premasticare la carne per i propri cuccioli, portando le prede alla tana e infine insegnando loro a cacciare. Fin da piccoli i lupetti si allenano alla caccia inseguendo insetti, lucertole e ranocchi. Quando un lupacchiotto ha fame e vuole che la mamma gli dia da mangiare comincia a leccarle e strofinarle il muso, finché la mamma gli dà un po' del suo cibo. 

Secondo gli storici, l'uomo con il lupo ha avuto, fin da circa 10.000 anni fa, una specie di "patto di alleanza", in cui, se il lupo avesse badato agli altri animali allevati difendendoli e guidandoli e se avesse aiutato l'uomo a cacciare, avrebbe avuto buon cibo, senza dover cacciarlo. Infatti il lupo è l'antenato di tutti i cani, che sono appunto chiamati "fedeli amici dell'uomo". Anche se oggi l'uomo ha trasgredito questa "alleanza" facendo quasi estinguere questo bell'animale che vive libero nei boschi, ma dal 1992 è finalmente diventata una specie protetta da molte associazioni.

Sui lupi è nato anche un detto molto antico riguardo la stagione invernale, "tempo da lupi", nato quando ancora i lupi erano tanti. I lupi, al contrario di molti animali del bosco, non vanno in letargo, e quindi d'Inverno, quando le prede scarseggiavano, i lupi scendevano a valle, per mangiare le pecore dei greggi. I pastori così cominciarono a difendere con maniere forti i propri greggi, così che il lupo, per difendersi, aggrediva, e da questo sono nate tutte queste fiabe che mettono il lupo come antagonista. Il lupo poi è anche il protagonista, insieme a S. Francesco d'Assisi, del miracolo del lupo di Gubbio. S. Francesco infatti riuscì ad ammansire fratello lupo, che seminava la paura tra gli abitanti del paese di Gubbio. Dopo questo miracolo, gli abitanti di Gubbio e questo lupo vissero sempre in pace e in armonia.

Il Padre che è nei cieli ha messo poi nel bosco un animale un po' dormiglione, simile a uno scoiattolo, il ghiro. Il ghiro è un roditore, ha piccole orecchie appuntite e nude, il suo pelo è morbido e grigio con una coda lunga e folta. Si nutre di semi di bacche e di uova di uccelli. Durante l'Estate mangia molto per fare scorta di grasso che poi consuma durante il letargo invernale che dura sette mesi nei quali dorme quasi ininterrottamente. Negli altri cinque mesi dorme durante le ore di luce. Quando è sveglio è preso da una smania frenetica di attività, si arrampica, corre, salta, caccia, cerca frutti, costruisce il rifugio invernale e alleva i cuccioli.

Il nostro buon Padre ha messo poi nel bosco un animale dall'aspetto selvaggio e poco aggraziato, ma anche simpatico. Dopotutto per Lui siamo tutti belli perchè siamo tutti sue creature. L'abito non fa il monaco! Bisogna andare sempre a conoscere le Sue opere più da vicino... è nero, peloso e con due lunghi dentoni, ha un aspetto selvaggio e, in effetti, è un selvaggio davvero! Si tratta del cinghiale. Il cinghiale è il parente selvatico del maiale domestico. Vive nei boschi umidi e mangia soprattutto radici e frutta, ma anche piccoli animali. Ha un pelo spesso e ruvido, una testa grossa, può essere alto fino a 90 centimetri e può pesare fino a 150 chili. Il suo corpo è tozzo e robusto, molto adatto a entrare anche nei boschi più fitti e spessi, dove alberi, arbusti e cespugli sono molto vicini. Il suo collo, però, è molto corto, cosa che gli impedisce di pulire il resto del corpo con il muso e la lingua, come molti altri animali. Quindi per lavarsi si immerge in alcune pozze d'acqua, così da fare un bagno di acqua e fango, utile a togliere i parassiti annidati nel suo pelo. I cuccioli di cinghiale nascono in Primavera, tra Aprile e Maggio. Mamma cinghiale, anche se dall'aspetto pocco aggraziato, è anch'essa una mammina premurosa, infatti prepara una tana di foglie con tanto amore nel bel mezzo del bosco. Quando nascono, i cinghialotti non hanno un pelo scuro come quello dei loro genitori, ma una bella pelliccia a righe chiare e scure, molto utile per nascondarsi tra la vegetazione del bosco. A sei mesi dalla nascita, poi, i cuccioli di cinghiale diventano indipendenti e pian piano diventano adulti. Il maiale è il parente e quasi il discendente domestico del cinghiale, nato dopo l'addomesticamento dei cinghiali, in Cina, nel 2000 a.C. circa, via via che si incrociava con altre specie e si selezionava, facendolo diventare sempre più grasso e pesante e meno peloso. Anche oggi l'uomo usa il cinghiale per la ricerca dei tartufi, infatti esso ha un muso che funziona come una scavatrice, viene azionato da una muscolatura molto potente e può essere utile anche a scavare nei terreni sassosi, dove il cinghiale cerca radici, bulbi e vermi. Altra caratteristica del cinghiale utilizzata dall'uomo per cercare i tartufi è il fiuto molto sviluppato e permette di sentire l'odore di ciò che si trova sotto terra. Il cinghiale poi è molto più fortunato del suo parente maiale, infatti può vivere tranquillamente nei boschi, tra i doni del Padre nostro, e non deve stare rinchiuso in un recinto, per poi...

Il Signore, per dare un po' di ritmo alla band del bosco, non poteva non mettere il batterista...capita di sentire nel bosco un toc-toc continuo e ritmato. Non è uno gnomo che martella, e nemmeno un folletto che bussa alla porta della sua casetta, ma un uccellino, chiamato picchio, secondo alcuni un uccello tra i più intelligenti, in cerca di cibo. Il picchio picchia sul tronco degli alberi per prendere il cibo, infatti con il becco forano la corteccia dell'albero e infilano la lingua nei buchi che hanno appena fatto per catturare gli insetti che si trovano sotto. Per questo, i picchi vivono soprattutto nei boschi. La maggior parte dei picchi costruisce il nido scavando un buco in un tronco d'albero. Dopodichè mamma picchio depone le uova che vengono covate per 12-15 giorni. Dopo la schiusa, i piccoli vengono accuditi fino a quando, dopo 20-30 giorni dalla nascita, spiccano il primo volo. I picchi non fanno lunghi voli, ma si muovono a piccoli saltelli, che servono loro per arrampicarsi sui tronchi, aggrappandosi con le zampe e usando la coda come sostegno.

A rendere più armoniosa questa musica della band del bosco, il Signore ha creato anche il violinista, l'usignolo, che fa vibrare nell'aria le sue note musicali, accompagnato dall'ape, il bassista, dal grillo il chitarrista e da un'ottimo duetto di cantanti, l'upupa e il cuculo. Ad arricchire lo spettacolo non può non mancare la danzatrice, la farfalla, che volteggia leggiadra nell'aria, e le formiche ballerine, che formano un trenino a suon di samba.

Anche in piena notte nel bosco c'è vita. Può capitare di incontrare due occhi gialli che penetrano nel buio e di sentire un verso simile a un risolino che fa venire i brividi: è il gufo. Il gufo è un uccello grande e solitario, il più grande rapace notturno d'Europa. Viene chiamato notturno perchè esce del suo nido, per andare a caccia, all'alba e al tramonto, quando c'è poca luce e gli altri animali faticano a vedere. Lui, invece, con quegli occhi enormi, ci vede benissimo, e in più ha anche un udito eccezionale, che gli permette di sentire il rumore più piccolo. Se la notte è silenziosa, riesce persino a sentire i movimenti di un topo a 45 metri di distanza! Mamma gufo depone le uova in Primavera, in un nido solitamente costruito sulla roccia. Dopo un mese di cova, le uova si schiudono ed escono i piccoli, che rimangono nel nido per cinque o sei settimane. Dopodichè fanno il primo volo, ma rimangono vicino al nido per circa un mese, in cui i genitori li aiutano a procurarsi il cibo. Gli occhi del gufo sono giallo-arancio o rossi, sopra hanno delle sopracciglia di penne dritte e sono rivolti sempre in avanti perchè sono così incastrati nella testa che il gufo non riesce a muoverli per guardare da una parte e dall'altra, ma in compenso col collo può ruotare la testa facendo quasi un giro completo, permettendogli di guardare anche dietro le spalle. Il piumaggio dei gufi è solitamente marrone con strisce nere. Il verso del gufo si chiama bubolare. Forse proprio per questo, il nome scientifico del gufo reale è bubo bubo: sembra uno scherzo, ma è la verità!

Una curiosità: il gufo è l'animale imitato da una farfalla del bosco, chiamata appunto farfalla gufo, che sulle ali ha una macchia confondibile con un occhio del gufo: un buon modo per tenere lontanti i predatori! Il nostro buon Padre ha una fantasia eccezionale  ed è il più bravo pittore di tutti i tempi!

Nei boschi poi si possono trovare fabbricatori di "tende" stese da un ramo all'altro: i ragni. Molti pensano che le ragnatele sono le case dei ragni, ma in verità sono le trappole che queste piccole ma incredibili creature del Signore costruiscono per procurarsi il cibo. Gli insetti che ci finiscono dentro rimangono incastrati e il ragno...se li pappa!

E in più si possono trovare tantissimi altri animali, come insetti, uccelli, gatti selvatici, serpenti, talpe, istrici, anche alcuni animali da record, come la lumaca e la chiocciola, col record di lentezza,  la ghiandaia, che riesce a ricordarsi la posizione di migliaia di frutta sotterrata come scorte, e poi c'è l'animale più forte del bosco, proprio lei, indovinate chi è......la formica. Infatti riesce a sollevare oggetti pesanti 50 volte di più del suo corpo, come se un uomo di circa 70 chili sollevasse tre automobili! Il Signore ha dato tanta forza anche ai più piccoli, e sa come proteggerli.

Il cuore di Gesù è un bosco di tranquillità, ma anche di vita, di armonia, di melodia, di gioia, di pace, di colore, di curiosità, di fantasia e di amore. In questo luogo è facile trovare Gesù, ovunque lo sguardo si pone su di Lui: in un animaletto, in un fiorellino, in un alberello, in un filo d'erba,... I nostri cinque sensi si mettono in movimento contemporaneamente suscitando un bellissimo battito di cuore; se si chiudono gli occhi si rimane estasiati dalla lieta melodia; se tappiamo le orecchie i nostri occhi gioiscono nell'infinità di intensi colori; se si chiudono occhi e orecchie, l'olfatto rimane estasiato dai profumi; se si escludono occhi, naso e orecchie, si può esultare al tatto di un meraviglioso e vellutato petalo di un fiore, o si può portare alla bocca un frutto di bosco, che farà fare una gran festa alle papille gustative. Con Lui non si ha nemmeno il bisogno di usare tutti e cinque i sensi, ne basta uno, a scelta tra tutti e cinque i sensi che ci ha donato, per sentire il suo grande e infinito amore, Lui ci dona tutto e noi dobbiamo lodarlo e ringraziarlo sempre.

                                          Giorgio

LAUDATO SII O MI SIGNORE!!!

 

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