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RACCONTO, FEDE E LITURGIA. Il racconto nella Celebrazione del Battesimo
La storia è la culla nella quale Dio si manifesta. Creazione, storia dell'umanità, storia del popolo di Abramo e storia della Chiesa condensate, ricollegano l'evento celebrato agli eventi della storia del popolo di Dio. E se agli occhi di chi non ha fede essa può sembrare un insieme di casi fortuiti o una giustapposizione di capricci umani e naturali, agli occhi del fedele è, invece, una catena ininterrotta di incontri con Dio. Egli rivela il suo volto. Nella comunità che celebra si continua a scrivere la storia dell'incontro dell'uomo con Dio: Possibilità questa di continuare a narrare la salvezza come viva ed operante.
Il professionismo della parola rischia di esasperare le forme della comunicazione umana instaurando nuove dittature centrate su ruoli, posizioni privilegiate, disponibilità di mezzi potenti a scapito di una comunicazione autentica che realizzi il dinamismo di crescita personale e sociale. Il fatto di possedere una competenza linguistica non è un requisito sufficiente per essere ascoltati come dimostra la mole imponente di stampati e trasmissioni visive e sonore nelle quali ci troviamo sommersi e che, per la maggior parte vengono lasciate cadere nel vuoto.La svalutazione della parola induce alla ricerca di forme sofisticate di discorso con le quali si spera di essere ascoltati. Le diverse tecniche linguistiche hanno una loro importanza per la trasmissione e comprensione del messaggio, tuttavia queste saranno recepite nella misura in cui avranno qualcosa di 'vitale' da dire, capaci di interessare l'ascoltatore. Senza l'aggancio con la vita, il discorso stilisticamente perfetto perde il suo valore referenziale e non riesce a mantenere il confronto con le numerose istanze di interessi concreti che costantemente provocano le persone a delle risposte immediate. Esiste una forma di discorso che ha accompagnato l'uomo durante tutto l'arco della sua storia, e che, pur nelle sue innumerevoli variazioni, continua a suscitare interesse in chi ascolta. E' il racconto; una forma espressiva che si potrebbe definire ‘povera’ e ‘ricca’ allo stesso tempo. Il racconto è una forma 'povera' di discorso perché utilizzata da tutti, in modi diversi e secondo le proprie capacità. Il racconto si presenta malleabile nelle mani del narratore che è ammaestrato nell'arte del narrare dalla vita. Proprio perché il racconto vuole ripresentare ciò che è accaduto, l’oggetto della narrazione è di dominio generalizzato e patrimonio comune. Tutti hanno qualcosa da narrare. La competenza narrativa sarà talora un valido apporto espressivo di questo contenuto vitale. Il racconto è, allo stesso tempo, una forma di discorso 'ricca' perché ha per oggetto la vita: sentimenti, affetti, aspirazioni, dubbi, incontri e scontri esperienze e realizzazioni. Il racconto partecipa della ricchezza della vita ed è capace di interessare in quanto esiste un interesse per la vita. Il racconto è una delle multiformi espressioni della narrativa ed è essenzialmente caratterizzato dalla presenza di un narratore e una narrazione che, con la trama, il tema e il contesto, segue lo svolgersi di situazioni conflittuali in un orizzonte spaziale e temporale, fino al conseguimento di una soluzione. Qual’è il ruolo che il racconto svolge all’interno della società e dell’azione liturgica come suscitatore e trasmettitore di fede? Pur ritenendo importante e necessaria una analisi strutturale e testuale dei racconti, mediante le quali scoprire i meccanismi di questa forma espressiva, essi tuttavia, non sono sufficienti a spiegare la rilevanza che il racconto ha nei confronti della celebrazione liturgica e della fede. Per questo si fa riferimento alla situazione significante in cui il racconto come comunicazione si colloca e la dinamica vitale da cui esso ha origine e che è la testimonianza. A questa forma 'povera' di parlare è stato affidato il messaggio della Salvezza operata da Cristo, compiuta dallo Spirito Santo e che ci permette di chiamare Dio nostro Padre.
RACCONTO, FEDE E LITURGIA. Il racconto nella Celebrazione del Battesimo
INDICE PARTICOLAREGGIATO
INDICE GENERALE 7 SIGLE 8 BIBLIOGRAFIA 9 INTRODUZIONE 19
I. IL NARRATORE 25 1. Narratore e autore 25 2. Narratore e personaggio 28 3. Il narratore,testimone oculare 29 4. Il punto di vista 29 II. LA NARRAZIONE 30 1. Tema e trama 31 2. Narrazione e descrizione 31 3. Rappresentativo e illustrativo 35 4. Fatto storico o d'invenzione 35 5. Funzioni e racconto 36 6. Il personaggio 37 7. Il tempo del racconto 38 III. COMUNICAZIONE E RACCONTO 41 SINTESI 44
Cap.
II RACCONTO DI FEDE E LINGUAGGIO
RELIGIOSO 1. Pluralità di giochi linguistici e linguaggio religioso 48 2. Modalità di espressione del divino e situazione significante 49 I. RACCONTO E TRASMISSIONE DELLA FEDE 52 1. Religioni e tradizioni narrative 53 2. Rivelazione e incarnazione della Parola di Dio 54 3. Memoria,' testimonianza e comunità 56 II. AUTORE E NARRATORE DEI RACCONTI DI FEDE 60 1. Autore 60 2. Narratore 62 III. I RACCONTI DI FEDE: TEMA E TRAMA 64 1. Tema 65 2. Trama 66 IV. COMUNICAZIONE E RACCONTO DI FEDE 70 1. Racconto e testimonianza 72 2. Comunicazione come processo 73 3. Il racconto come comunicazione coinvolgente 74 V. SENSO E SIGNIFICATO DEI RACCONTI DI FEDE 75 1. Metafora e racconto 78 2. Kerygma, evento e racconto 79 3. Racconto: fatto storico e interpretazione di fede 81 SINTESI 83
Capitolo III RACCONTO E CELEBRAZIONE LITURGICA 1. Il racconto nella tradizione narrativa di Israele 93 2. Memoria, liturgia e racconto 96 3. Racconto di fede e memoriale 102 4. Celebrare un evento salvifico: dimensione evocativa e performativa 105 I. I RACCONTI LITURGICI: EMITTENTE – NARRATORE – DESTINATARIO 109 II. II. TESTO 112 1. Il contesto 114 2. Il tempo come storia 114 3. La situazione significante 117 III. COMUNICAZIONE, RACCONTO E LITURGIA 119 SINTESI 123
1. Racconto e celebrazione battesimale 128 2. Come si può parlare di racconto? 130 3. Come la celebrazione del Battesimo racconta 133 I. IL CONTESTO 136 1. Il contesto implicito 138 2. Il contesto esplicito 139 Il. IL TEMA 142 1. Temi e sotto-temi. 143 2. Tema conduttore della celebrazione 145 III. LA TRAMA 147 1. L'ambiente fisico: il luogo e le cose 147 2. Il tempo 150 3. I partecipanti 154 4. Il testo, parole e azioni 158 IV. LA COMUNICAZIONE COME INCONTRO PERSONALE CON DIO TRIPERSONALE NELLA COMUNITA' CREDENTE 168 1. Il contesto 171 2. L'emittente/ricevente 172 3. Il canale 173 4. Il contenuto 174 CONCLUSIONE 177
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